Qype: Trattoria Al Pompiere s.r.l a Verona

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Finalmente sono stato in questa trattoria nel cuore del centro di Verona. E’ molto conosciuta in città, per diversi motivi, se non prenoti almeno una o due settimane prima non ti fanno entrare, i prezzi sono abbastanza altini e si mangia bene..però però..ci sono molti però..andiamo per ordine..nonostante la prenotazione, abbiamo aspettato più di mezz’ora fuori al freddo, anche perchè il locale è piccolissimo, farà si e no un’ottantina o un massimo di 100 posti non di più. C’è una saletta centrale e poi una più piccola e appartata sulla sinistra dell’entrata. Io sono stato nella saletta centrale, a capo tavola, nel corridoio dove passavano continuamente i camerieri che entravano e uscivano dalla cucina e che rischiavano di scontrarsi più volte nel corso della serata dato davvero il poco spazio a disposizione. I commensali infatti non stanno comodi, sopra alle teste vi passerà di tutto, bottiglie, posate, piatti.. ti senti continuamente la sedia spostare e devi stare quasi immobile.E poi sei attaccatissimo agli altri tavoli. Il locale comunque è particolare, alle pareti ci sono attaccate tantissimi quadri di fotoritratti di personaggi famosi, attori, attrici, uomini che fanno e che hanno fatto la storia del cinema, della televisione, del teatro, dello sport, sono tutte foto d’autore in bianco e nero, alcune davvero suggestive e scattate anche all’insaputa e in diversi contesti. Poi un’altra cosa particolare è l’angolo salumi, in un angolo della sala centrale, c’è Natalino, salumiere professionista che affetta dal vivo tutta una serie di salumi per antipasto di qualità eccezionale (tra i tanti vi segnalo il lardo di colonnata dei Monti Lessini, si scioglieva in bocca da quanto era leggero). Il menù è scarno, ridotto all’essenziale, ma ogni piatto è unico nel suo genere, non tanto per come è elaborato, ma per il gusto,,è uno dei pochi ristoranti in vita mia dove ho sentito il vero gusto delle pietanze, credo che facciano una selezione accuratissima e maniacale, ad esempio la carne che presi (uno stinco di maiale enorme con purea di patate delicatissima) era dolcissima, morbida, mai mangiata così buona, e poi assaggiai anche un pezzo della tagliata di manzo, anche lei aveva il suo perchè, morbida, senza grasso, cotta perfettamente. Per non parlare del risotto all’amarone, ne ho mangiati tanti da altre parti, anche di buonissimi, ma in questo locale il risotto è celestiale, anche perchè mettono una quantità abbastanza rilevante di amarone e di buonissima qualità. Carta dei vini molto buona, vini di alta qualità del territorio della Valpolicella. E poi i dolci, la torta di cioccolato in salsa di arancia è qualcosa di mai mangiato prima, è una via di mezzo tra torta soffice al cioccolato e mousse, non saprei come riescono ad ottenere questo risultato, ma altro che una fetta, me la sarei mangiata tutta (c’è comunque un pasticcere di alta cucina che li prepara e che spesso si fa vedere in sala). Ok, ho finito, ci sarebbe un’ultima cosa, molto molto molto spiacevole da scrivere, non mi sembra il caso di scriverla qui perchè è una cosa molto delicata,,caso mai contattatemi in privato se siete curiosi..questo episodio ha rovinato la serata e soprattutto ha rovinato la recensione positiva di questo locale, non ci andrò mai più e quindi il mio voto è un NO!!! Ha comunque a che fare con il conto..non perchè era salato ma.. (caspita quanto era NERO quel liquore…a buon intenditor poche parole..)

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Qype: Sentiero della Pace a Folgaria

Folgaria Arte e intrattenimentoEscursioni e gite

Il sentiero della pace è un percorso unico nel suo genere. Passeggiando immersi in una natura incontaminata, è possibile fare questa bellissima escursione naturalistica che ripercorre il fronte della Prima Guerra mondiale che ha visto in questi altopiani il loro teatro principale. E’ quindi un percorso abbastanza impegnativo, consigliato soprattutto ai “montanari doc” e ai passeggiatori incalliti o agli amanti del trekking. Si snoda per circa 350 chilometri sulla vecchia rete viaria militare. Naturalmente sono obbilgatorie delle tappe che attraversano diverse provincie del Trentino. Lungo questo percorso che attraversa in pratica il Passo dello Stelvio fino alla Marmolada, è conservata anche la maggior parte di fortezze e sbarramenti ancora integri. Ad esempio è famoso il Forte Belvedere Gschwent (dove però per entrare si paga 5 euro) che ospita una installazione multimediale chiamata la “fortezza delle emozioni” dove si possono rivivere le voci, le sensazioni dei personaggi, l’ambientazione della guerra e i colpi furiosi dei cannoni. Una notazione curiosa, la direzione del percorso è segnata da una colomba gialla dipinta nelle rocce o bianca se sul legno.

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